Il Garante per la protezione dei dati personali ha divulgato la notizia di aver sanzionato cinque società accusate di aver trattato illecitamente dati biometrici. In particolare, ad avviso dell’autorità indipendente, il riconoscimento facciale per controllare le presenze sul posto di lavoro violerebbe la privacy dei dipendenti poiché, al momento, mancherebbe una norma che permetta l’uso di dati biometrici per svolgere una tale attività. Peraltro, dalle operazioni ispettive svolte in collaborazione con il Nucleo speciale privacy e frodi tecnologiche della Guardia di finanza, sarebbero emerse anche ulteriori violazioni. Nello specifico, si sarebbe accertata la condivisione, per più di un anno, dello stesso sistema di rilevazione biometrica da parte di tre aziende, in assenza delle misure tecniche e di sicurezza adeguate. Inoltre, le medesime non avrebbero fornito una informativa chiara e dettagliata ai lavoratori né avrebbero effettuato la valutazione d’impatto. In definitiva, quindi si sarebbero dovuti preferire sistemi meno invasivi per controllare la presenza dei propri dipendenti sul luogo di lavoro (es. il badge).
Meglio il badge del riconoscimento facciale
Correlati
Articoli recenti
- INTELLIGENZA ARTIFICIALE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: REGOLAMENTAZIONE E IMPATTI SULLA PRIVACY – a cura di M. Iaselli – Webinar gratuito il 05/11/24 a cura di M. Iaselli
- VALUTAZIONE D’IMPATTO SULLA PROTEZIONE DEI DATI (DPIA): OBBLIGHI E PROCEDURE PER GLI ENTI PUBBLICI – a cura di M. Iaselli – Webinar gratuito il 31/10/24 a cura di M. Iaselli
- Il recepimento della Direttiva NIS 2: sinergia fondamentale tra la normativa europea e quella nazionale in tema di sicurezza informatica
- IL RUOLO DEL RESPONSABILE DELLA PROTEZIONE DEI DATI (DPO) NEL SETTORE PUBBLICO – Webinar gratuito il 29/10/24 a cura di M. Iaselli
- LE RICHIESTE AL DPO ASMEL PER LA VIDEOSORVEGLIANZA
- CYBERSECURITY NEGLI ENTI LOCALI: NOVITA’ ALLA LUCE DELLA LEGGE 90 DEL 28 GIUGNO 2024 – Webinar gratuito il 03/10/24 a cura di A. Guzzo